Accecata dal sole direzione Cuneo

È una giornata soleggiata in Piemonte e così decido di approfittarne per visitare una città che disconosco: Cuneo.

Prendo l’auto e grazie a google maps vedo che ho una quarantina di chilometri da percorrere. Attraverso vari paesini tra montagne e colline, il sole mi segue. Percorro tutto il percorso accecata dalla luce solare finché non arrivo.

Percorro 5 volte la stessa rotonda perché penso di aver trovato dove fermarmi per avere una panoramica della città ma ahimè mi ritrovo alla stazione di Cuneo e questo è tutto ciò che riesco a vedere.

Mi dirigo verso il centro, google mi ha informata di un evento chiamato “IllumiNatale” con presepe vivente.

Arrivo nella piazza principale, percorro 10 volte la stessa piazza in attesa che qualcuno vada via e liberi un parcheggio. Così accade, metto la freccia e quando vedo che qualcuno sta per prendere il mio parcheggio, mio perché dopo tanta attesa ne avevo acquisito i diritti per usufrutto, faccio cenno che è ormai è occupato.

Sono, finalmente, libera di visitare la città ed ecco quello che vedo.

Attraverso la piazza fino a via Roma, una via tutta illuminata, mi fermo ad ascoltare un cantante per strada. Cantano tutti le canzoni di Ed Sheeran questi cantanti nomadi. Una signora accanto a me inizia a parlarmi, sembra simpatica, mi racconta un po’ della sua vita. La ascolto con piacere, diventiamo compagne di viaggio.

Mi spiega che la via in cui sto era, una volta, trafficata da auto e su richiesta dei negozianti trasformata in pedonale. Mi racconta di una fase di restaurazione degli edifici.

La ascolto mentre con lo sguardo visito il centro.

Mi fa vedere qual è il bar più antico della città ed io mi fido.

Attraversiamo le vie brulicanti di vita e di saldi natalizi. M’incuriosisce una panchina di bronzo, la statua di Ulisse, un uomo legge un libro, presenta la scritta «ragiono e canto», espressione della parte razionale e irrazionale dell’umanità.

Ah, trovo anche il tempo per acquistare dei pantaloni da Zara la cui etichetta dice “prodotto in Cambogia” e penso a quanto vorrei essere lì in quel momento.

Prima di andare via mangio qualcosa, un ricco buffet accompagnato dal liquore porto, un vino liquoroso originario del Portogallo (vinho do porto). Mi ricorda, vagamente, il Marsala.

Sazia, infreddolita (il sole non mi acceca più) e stanca ripercorro la via verso casa. Dal finestrino dell’auto osservo le case illuminate, chi ha acceso le luci del balcone, chi del guardino, chi ha tempestato gli alberi di luccichii. Sento nell’aria un profumo di carne grigliata e d’incenso. Da sottofondo una canzone che dice: “Ma non dimenticare di vivere guardando il sole”.

Il sole l’ho guardato all’andata e mi ha accecato adesso guardo il cielo e le stelle ed immagino il calore solare. Però è vero, “non dimenticare di vivere guardando il sole”.

Dott.ssa Rossella Occhipinti

Interprete e Traduttrice – Camera di Commercio di Trapani

Docente di lingua Inglese e Francese

Linkedin: linkedin.com/in/rossella-occhipinti-14267b49

Copyright© All rights reserved

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *